U N R I F U G I O M E T R O P O L I T A N O C O N G I A R D I N O P R I V A T O
E’ uno dei più bei bezirk (distretto) di Vienna quello in cui si erge questa abitazione dove materiali prefabbricati abbracciano la leggerezza di grandi superfici in vetro.
Il risultato è un capolavoro.
Lo studio HOPPE architekten ZTGmbH, responsabile di questo progetto, si aggiudica il “gebaut 2013” per quello che è uno dei migliori edifici realizzati nella capitale austriaca nel 2013.

È una casa da vivere in ogni stagione: in estate quando la luce arancio filtra generosa dalle enormi vetrate e d’inverno quando, dalla camera da letto, si possono ammirare i tetti innevati di una delle più belle capitali d’Europa.

Ma se la proprietaria di casa gioisce della vista sulla città quotidianamente, gode pure della massima privacy per la sua abitazione. Il terreno scosceso è infatti ben nascosto da occhi indiscreti. Una vera rarità oggigiorno. La casa, che si sviluppa a forma di parallelepipedo, presenta una facciata bianca a doghe intervallate da vetrate oscurate unicamente dalle tende bianche. La struttura si prolunga su di un deck dove in estate è piacevole intrattenersi con gli ospiti o prendere il sole.

Casa Nina è un rifugio metropolitano con il lusso dello spazio e la bellezza di un giardino privato, non lontano dai Kaffee Hauser affollati del centro città. All’interno, una splendida scala laccata, intervalla e definisce gli spazi. Il bianco regna sovrano in ogni elemento architettonico: nella scala, nelle librerie realizzate su misura e nella maggior parte degli arredi.

I colpi di colore sono presenti negli accessori: nella poltrona di Arnie Jacobsen “Egg”, in un puff dalla tonalità ciclamino e nei cuscini del divano bianco nella zona giorno. Non manca il colore, seppur frammentato, nei libri che troviamo un po’ ovunque: nella zona living come pure dietro l’isola cottura in cucina.

La proprietaria di casa non fa mistero della sua passione per l’opera e si circonda di locandine e poster del Volskoper e di varie Arie musicali che appoggia elegantemente sul pavimento.

L’arredamento è essenziale: ai pezzi realizzati su misura e di design si alternano pochi, ma splendidi elementi classici. Il tavolo bianco con i profili in legno chiaro ospita sedie impagliate e due capotavola con schienale avvolgente e braccioli. Queste ultime sembrano rubate ad uno dei caffè viennesi di mia memoria.

I mobili antichi si integrano perfettamente al contesto moderno della casa. Una toiletta classica che non avrebbe la stessa bellezza altrove, ci invita a salire curiosi le scale dove c’è la camera da letto padronale. Qui un letto e un armadio con ante laccate e cristallo completano quella che pare un’alcova.

Il bagno ospita una splendida vasca al centro della stanza e dei mobili dove l’essenzialità regna. Manca il superfluo e al suo posto trionfa un’atmosfera spa dove è facile immaginare si recuperino in fretta le energie.

Casa Nina è uno spazio dove il brusio e il rumore della città lascia lo spazio alle opere e ai concerti classici. Magari proprio a quelli diretti da Riccardo Muti.
Chiara Orlando