La Trattoria Alla Luna è uno di quei locali in cui capisci da subito che le tue voglie culinarie verranno soddisfatte. Questo grazie al lungo bancone all’ingresso, all’arredo del locale che, pur essendo straboccante di oggetti, è rassicurante e familiare e ai gestori che ti fanno sentire a casa.

Una volta seduta al tavolo, l’ennesima conferma che qui avrei mangiato divinamente è arrivata osservando la mise en place diversa per ogni ospite. Difficile dire se si tratti di un’attenzione voluta dai gestori, per cui il cliente è “unico” o se è per puro caso: mi piace pensare sia la prima delle due possibilità.

E non poteva esserci occasione migliore di un invito di un’amica goriziana per apprezzare la cucina di uno dei locali storici della cittadina giuliana. Al primo sorso di Ribolla gialla – il primo di una lunga serie – il pranzo è decollato nel piacere di chiacchiere brillanti, ma anche grazie alle righe tratte da “La Luna di Celestina” di Roberto Covaz, che racconta di Celestina, proprietaria della Trattoria Alla Luna e dell’incontro con il suo uomo. Le righe lette dall’autore erano rosse come l’amore dei due giovani e come la Rosa di Gorizia, prelibatezza su cui era incentrato tutto il pranzo.
Questa qualità di radicchio rosso ricorda per certi versi il radicchio rosso di Treviso, ma è più docile al palato e permette innumerevoli interpretazioni.
Nel “saluto” agli ospiti delle donne della Luna, le sue radici vengono abbinate a barbabietola e patate croccanti, mentre nell’entrée essa ha il ruolo di bilanciare il sapore predominante della cipolla caramellata adagiata su fonduta di gorgonzola.
Anche la lasagnetta – uno dei piatti principi della nostra cucina mediterranea – trova nuovo brio grazie alla Rosa di Gorizia e al crumble di cacao.
All’antipasto e al primo si sposa una Ribolla noir brut dell’azienda Primosic con cui è un piacere sgrassare i sapori decisi delle pietanze e fare un tuffo nelle colline terrazzate del Collio.

Un altro piatto della tradizione è la Lubjianska, ossia la cotoletta impanata che al primo morso svela un ripieno di montasio fresco e di Rosa.
Non posso fare a meno di pensare alla mia infanzia quando viene servita l’insalata con le cicciole, uno dei rari piatti che mia nonna preparava (bene) e di cui io e mia sorella eravamo ghiotte.
Con il main course ci si eleva con una Ribolla di Oslavia 2011 Riserva. Questa bottiglia dell’azienda Primosic mette tutti d’accordo su come la Ribolla possa essere un vino con cui sperimentare. Questa versione macerata a mette un sigillo ad un pranzo estremamente piacevole.
O forse il sigillo l’ha messo il dolce?

Chi non sa decidersi tra due dolci come il tiramisù e lo strudel, alla Trattoria Alla Luna, non viene deluso: a chiudere il pranzo è stata infatti una rivisitazione dello strudel con Rosa caramellata, mele, cannella e crema al mascarpone, chiamata “la cocola”.
Ed è un’altra Riserva, per la precisione un Picolit del 2008 di Marko Primosic, ad accompagnare l’ultima lettura del libro di Covaz, “La domenica delle scope”. Un vino che, ancora una volta, ci fa pensare alla varietà dei territori dove i vignaioli si tramandano di generazione in generazione la passione per la loro terra.
Del pranzo della Rosa di Gorizia mi ricorderò a lungo ed ogni volta che sfoglierò il volume La Ribolla Gialla Oslavia, penserò a Daniela, Marko Primosic e alle donne della Trattoria Alla Luna. E mi sembrerà di essere ancora lì, ad un passo dal Collio.
Chiara Orlando
Trattoria Alla Luna
Via oberdan,13
Gorizia
tel: 0481 530374
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Primosic vini
Indirizzo Madonnina d’Oslavia 3
34170 – Oslavia – Gorizia
ITALIA
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