Non ricordo se fosse il profumo del legno o l’odore pungente dei colori quello che sentii per primo entrando nello studio di Franco Durante.
La visita all’atelier di Franco Durante è iniziata così, stuzzicando l’olfatto, poi è stata la volta della vista e del tatto.
Lo spazio in cui il Maestro lavora e conserva le sue opere è un lungo parallelepipedo luminoso. Un luogo dove poter dare sfogo alle sue grandi passioni: la pittura, la scultura e il design.

Poliedrico, colto, preparatissimo, Franco Durante ha sviluppato nel corso degli anni una tale tecnica e conoscenza dei materiali che quasi intimoriscono.
Sarà poi per il fatto che Durante ricorda nell’aspetto e nei modi un lord inglese al rientro dalla battuta di caccia piuttosto che un artista, sarà per via che è una persona schiva nel raccontarsi, ma a lui si guarda con soggezione. E non è poi sbagliato farlo, se si pensa a ciò che fa (e che ha fatto) Franco Durante. Conosce il legno da bambino e al legno seguiranno tutti gli altri materiali: gli acrilici, il cartone ondulato, il ferro.

Non c’è materia che Franco Durante non conosca alla perfezione: sa come potrà cambiare, sa quali sono i suoi punti critici e quali i punti di forza.
Egli è uno che si documenta e nulla lascia al caso: che si tratti di un dipinto o di un curvato, la ricerca e la sperimentazione sono il frutto del suo lavoro.
Nel suo studio è possibile scorgere grandi tele realizzate con colori acrilici, così pure pezzi di design contemporaneo (delle vere rarità) e poi ancora sculture in metallo e legno. Dal soppalco si ha la completezza di ciò che è il suo lavoro: la capacità (molto rara) di spaziare tra arte pittorica, scultura e design fruibile. In tutto ciò vi è un gusto spiccato nell’accostamento delle tinte, la ricercatezza nella scelta dei pigmenti che si fa arrivare un po’ da tutto il mondo, così pure i sistemi più all’avanguardia nella realizzazione dei pezzi di design.
La bellezza nelle sue opere – che si tratti di pittura, scultura o oggetto di design – sta proprio nella sua accessibilità: dagli acrilici di due metri alle sculture in ferro per esterno, così pure le “sculture da viaggio”.
In fondo, l’arte è il mezzo per divulgare cultura e bellezza e dovrebbe proprio avere tali caratteristiche.
Chiara Orlando