L’opera Together di Jaume Plensa è una di quelle opere che mai ti aspetteresti di vedere in una chiesa palladiana, tanto meno in una città come Venezia. Presentata come evento collaterale alla 56esima Esposizione Internazionale d’Arte, l’installazione di Plensa ben si sposa all’estetica tipica dell’architetto veneto.

Nella Basilica di San Giorgio Maggiore di Venezia i pieni e i vuoti sono interrotti prima dalle grandi colonne, poi abbracciano la grande mano benedicente “together” realizzata con i caratteri di otto alfabeti. I caratteri cinesi, arabi, cirillici, greci, aramaici, hindi, latini e giapponesi trovano in questo luogo una connotazione del tutto nuova. La mano sospesa, oltre ad essere un oggetto di indiscutibile bellezza, vuol essere un ulteriore richiamo alla sacralità e alla spiritualità del luogo.
Quando il vicentino Palladio arrivò a Venezia nel 1560, iniziò a curare il progetto dell’ampliamento della Basilica, di cui tuttavia riuscì a vedere prima della sua morte solo il suo interno.
L’opera dello spagnolo Plensa “Together” (2015), curata da Claire Lilley, è visibile ancora sino al 31 dicembre 2016 per gentile concessione dell’artista, della moglie Laura Medina e grazie alla Gray Gallery e alla Gallerie Lelong che hanno voluto l’installazione visibile al pubblico per tutto il Giubileo della Misericordia.
Chiara Orlando