Venezia 76 inizia con La Vérité

Venezia 76: tutti sull’attenti per quello che si preannuncia, almeno da programma, un festival con pellicole di alto livello e la creme de la creme del jet set del cinema internazionale.
Peccato che alla conferenza stampa di apertura si sia ancora discusso della faccenda Polanski e poi della scarna rappresentanza di registe alla 76^ edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Lucido e diretto come sempre, Barbera ha ancora una volta ribadito quanto la scelta della programmazione dipenda dalla qualità delle pellicole ricevute e non debba dipendere dalle “quote rosa”. In quanto a Polanski, Barbera lo ha definito uno dei più grandi registi dei nostri tempi: è il lavoro di artista che va valutato, mentre alle altre questioni ci penseranno gli organi preposti.

La conferenza stampa di apertura del Festival di Venezia

Polemiche a parte, Venezia è partita con La Vérité, la pellicola di Kore-Eda Hirokazu che vede tra i protagonisti Catherine Deneuve, Juliette Binoche, Ethan Hawke e Clémentine Grenier che ci ha rifatto innamorare della Deneuve (nel film Fabienne) e a cui il regista giapponese ritaglia la parte perfetta.

Una scena di La Vérité con Catherine Deneuve, Juliette Binoche
Credits – L.Champoussin – 3B-Bunbuku-MiMovies-FR3)

La Deneuve è ancora più affascinante di come ce la ricordavamo (perché é ancora più vera) e quasi le si perdona questo suo voler essere sempre al centro del mondo: in fondo, si capisce che non è in grado di scindere il suo ruolo di attrice dalla vita privata e, involontariamente (o volontariamente), tutto passa – affetti compresi – in secondo piano.


LA VÉRITÉ – il cast del film (Credits – R.Kawauchi)

Ottima anche Juliette Binoche (nel film è Lumir, la figlia di Fabienne) che si ripresenta dalla madre con marito americano (Ethan Hawke) e la figlia al seguito a caccia di risposte e ricordi, della sua infanzia e del suo ruolo di figlia.
La Vérité è un film che ha i colori delle foglie autunnali dei giardini della campagna appena fuori la Ville Lumière e il profumo esclusivo dell’eau de cologne che ci sembra sentire ad ogni passo della Deneuve: prigioniera felice di una bellezza d’altri tempi a cui non manca lo humor pungente.
La Verité, Le Verità – titolo della pellicola in uscita per le sale italiane – è un film da non perdere.

Chiara Orlando

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